ZERO2_Recensione libro

LUCA BIANCHINI – INSTANT LOVE – MONDADORI. Un'avventura nell’amore e nei sentimenti della nostra generazione di trentenni o giù di lì. La storia attinge al tema del triangolo. Con Viola, la lei, quasi laureata in Filologia Moderna, Daniele, il lui, account supervisor bello e in carriera, e Rocco, l'altro, epifania improvvisa e casuale nel loro rapporto amoroso. Il libro ha uno stile fresco, fatto soprattutto di dialoghi vivi e reali, che “furbescamente” ci portano ad immedesimarci nelle situazioni descritte. Un’impronta filo mucciniana che può suscitare antipatie. Ma è innegabile che Muccino sappia muovere la cinepresa, indipendentemente dalla facile stereotipizzazione dei personaggi. E in questo libro c’è del luogo comune, e ci può essere anche una certa leggerezza. Il punto è che l’autore sa scrivere in modo fluido, con una capacità affabulatoria notevole e spesso disarmante. Unita ad un’orchestrazione filmica dei capitoli, che sviscera con naturale maestria. A tal punto che alla fine pensi di aver letto una sceneggiatura perfetta. E se nella caratterizzazione dei protagonisti può esserci discordanza di giudizio, nessuno può negare che il libro, prima di farsi odiare o amare, si fa leggere tutto d’un fiato. ERRICO SESSA

INSTANT GADGET
Ad un primo sguardo ci si può ingannare sull'origine nostrana del prodotto. Poi al contatto ci si tranquillizza e ci si inorgoglisce. Il libro appare confezionato alla perfezione, con un carattere e una fattura piacevoli. Lo si sfoglia assaporandolo riga per riga, e il retrogusto cartaceo, impregnato di stampa, gratifica e induce alla lettura. Come il tocco curioso di guarnire ogni inizio di capitolo con una canzone amata. E la chicca finale: una gadget t-shirt Instant Boy o Instant Girl color copertina, di cui sarete omaggiati all’acquisto. Da indossare quando uscirà l’Instant movie. ERRICO SESSA

INSTANT MOVIE
Bianchini. Terre torinesi. Annata 1970, ottima e proficua su più versanti artistici. Le radici provengono dall’advertising. L’autore firma il copy di uno spot tv per un noto collante di piastrelle. E già lì si rintraccia uno stampo autoironico e seduttivo. Ma la denominazione Bianchini, acquista prestigio dall’incontro con Marco Ponti. L’etichetta Ponti-Bianchini vince il premio con il cortometraggio Kissing Paul Newman, al Torino Film Festival 2001. E dopo i rispettivi successi cinematografici e narrativi, attendiamo il loro marchio doc sull’Instant movie che sta per nascere. ERRICO SESSA