ZERO2_Recensione libro


 
















TIZIANO SCARPA – COSA VOGLIO DA TE – EINAUDI. Tiziano Scarpa penso sia l’autore dei fumetti. Mi accorgo di sbagliarmi. Lo rintraccio nella memoria per la sua raccolta di canzoni rivisitate assieme ad Aldo Nove, altro nuovo poeta scrittore, e Raul Montanari. Mi affascinano i titoli dei suoi libri e arrivo all’ultimo: Cosa voglio da te. Titolo che mi cattura, nel suo celare una risposta a questa ricorrente nostra domanda amorosa. In copertina, le due figure riescono a fuoriuscire e darsi la mano. Nel libro invece straripa un’onnivora originalità di storie ed un raccontare altrettanto efficacie e sintetico. Scarpa mette nella lavatrice mentale il desiderio: lo indaga, lo deride, lo fa impazzire. Per incarnarlo in forme amorose surreali eppure del tutto vicarie alle nostre. Perché vicine al sapore fiabesco e mortale delle relazioni immaginate ma mai verbalizzate: come l’ossessivo desiderio per una chioma femminile, il gioco erotico sprigionato da una cravatta o la scelta possibile tra un cuore sentimentale e un cuore cinico. E la schizofrenia di un pappagallo per sconfiggere l’infedeltà, oppure il tradimento verso il proprio sesso, prima d’arrivare alla castrazione agognata e perpetrata. La scrittura, infine, trasformata in pretesto per realizzare nudi artistici. ERRICO SESSA

12 RACCONTI                                                                       
Brevitas latina - Prolixitas yankee 2-1. Se l’invettiva fantasiosa del libro può ispirarsi a recenti stili americani, la concisione e il timbro talentuoso hanno il marchio tipicamente scarpiano. 12 racconti vincenti e prima dei supplementari mentali di noi lettori-spettatori. Qualcuno giocato all’attacco seguendo le indicazioni del mister-scrittore, qualcun altro intrecciato a centrocampo con pressing stilistico. Se proprio dobbiamo trovare dei difetti, in certi frangenti narrativi le conclusioni potevano essere meglio orchestrate: finalizzare è tutto anche nel romanzo. ERRICO SESSA

DI SCARPA
L’autore-allenatore inizia la sua carriera tra le giovanili della Letteratura Cannibale. Si capisce che la categoria gli va stretta. Col tempo viene convocato da più linguaggi e s’interroga sugli schemi da adottare per creare uno show di saperi che coinvolgano lo spettatore-lettore. Ottiene 2 promozioni in 2 anni con le sue prime equipe narrative. La brillantezza delle impostazioni è sotto gli occhi di tutti. Tant’è vero che s’inizia a parlare di miglior esordiente degli anni ’90. A Venezia, con la sua Guida, c’è il salto di qualità, e nel 2000…Cos’è questo fracasso: lo scudetto! ERRICO SESSA